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Moda e Sostenibilità

Aggiornamento: 29 mar 2020

Seppure da alcuni anni ormai le questioni ambientali e di sostenibilità siano sulla bocca di tutti, quando ne parliamo riferendoci al mondo della moda, ci troviamo davanti a un argomento ancora confuso per molti. A volerlo analizzare nel dettaglio apriremmo un vaso di Pandora e capiremmo che la maggior parte delle nostre abitudini in fatto di "consumo" dell'abbigliamento sono per lo più SBAGLIATE e decisamente poco ecosostenibili. Questo non vuol dire che dobbiamo cambiare radicalmente da un giorno all'altro (anche se non sarebbe male!), ma adottando tutti gradualmente comportamenti più coscienziosi, potremmo fare la differenza.



L'impatto dell'industria sull'ambiente e sulle persone si può individuare lungo tutta la catena produttiva e oltre: dai danni provocati dalla cultura del cotone alle ingenti quantità di acqua utilizzate per le tinte e i lavaggi dei tessuti (in particolar modo il denim), dall'inquinamento causato dai mezzi che supportano l'intera linea produttiva (ad esempio il cotone viene coltivato in India, filato e tessuto in Cina, tagliato e cucito in Bangladesh e poi distribuito in tutto il mondo) allo sfruttamento dei "nuovi schiavi" delle produzioni di vestiti nei paesi nel terzo mondo.

Se fino a questo momento non vi siete sentiti chiamati in causa, perché questi sono danni provocati dall'industria della moda e non dai consumatori, beh ce n'è anche per noi. Tra il 2000 e il 2015, mentre il modello fast fashion diventava sempre più diffuso, il consumatore medio ha aumentato i suoi acquisti del 60%, ma accorciando la vita di ogni capo alla metà del tempo. Questo significa che più e più capi d'abbigliamento vengono scartati, finendo nell'80% dei casi nelle discariche o all'inceneritore, anche se il 95% potrebbe essere riutilizzato o riciclato.

I dati riportati sopra sono di Greenpeace, nel documento "Fashion at the Crossroad" del 2017.


Adesso che abbiamo brevemente visto quanto è drammatica la situazione, vi sveliamo quanto è semplice iniziare a fare scelte sostenibili!

L'agenzia di consulenza svedese Green Strategy ha individuato 7 modelli di sostenibilità che possiamo utilizzare come guida:

1. Fatto su misura e DIY

2. Produzione pulita e sostenibile i tutte le fasi della vita del capo

3. Alta qualità e design senza tempo

4. Etico e onesto, includendo produzioni tradizionali ed artigianali e nel rispetto dei diritti degli animali

5. Ripara, Ridisegna e Riutilizza

6. Noleggia, presta e scambia

7. Seconda mano e vintage


Idealmente ogni capo dovrebbe incorporare tutti e 7 i modelli di sostenibilità, ma anche 2-3 sarebbero già un buon punto di partenza!


Ricordatevi:

Tante piccole persone che in tanti piccoli luoghi fanno tante piccole cose, possono cambiare il mondo


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